Voglio spiegarti cos’è il mio sistema OsteoFit.
Il sistema nasce dall’esperienza lavorativa che ho maturato nel corso degli anni, in cui ho trattato migliaia di pazienti, attingendo da ambiti più o meno affini all’osteopatia gli strumenti da integrare al trattamento osteopatico per ottenere il risultato più duraturo possibile.
Non parlo del cosiddetto “approccio integrato”, che è una metodica sicuramente interessante, di cui farò accenno in seguito: parlo di un sistema che viene portato avanti da un singolo professionista, e adattato al singolo paziente tramite un’attenta valutazione dello stesso.
Non è il paziente che deve dirci di cosa ha bisogno: il suo compito è spiegarci il suo problema.
Siamo noi terapisti che dobbiamo comprendere la problematica e trovare la soluzione.
Il paziente ha poi il compito importantissimo di seguire i programmi creati su misura per lui, e le indicazioni relative ad ogni fase.
Se il lavoro viene svolto in collaborazione, l’efficacia del trattamento e del percorso crescono esponenzialmente.
Dal momento in cui ho iniziato la mia professione mi chiedevo:
Il mio percorso è stato lungo: ho dedicato un periodo allo studio, e ho sperimentato su me stesso diverse soluzioni e pratiche di allenamento, trattamenti, esercizi, stretching, yoga, attrezzi.
Oltre a quello che poteva andare bene per me, raccoglievo informazioni e idee su cosa potevo usare per i miei pazienti, approfondendo e integrando.
Alla fine ne è nato OsteoFit: un sistema in continua evoluzione per insegnare al paziente come rieducare il suo corpo verso lo stato di benessere.
Nel sistema c’è il trattamento osteopatico ovviamente: ne è il fulcro; a corollario però si trovano tecniche prese da altre discipline e pratiche come la coppettazione, l’uso della pistola massaggiante, il kinesiotaping, la fibrolisi transcutanea, o l’utilizzo di terapie fisiche come la tecarterapia o gli ultrasuoni.
In alcuni casi li utilizzo anche in modi non convenzionali, ma sempre con un “razionale” molto preciso.
Poi si trova il secondo pilastro fondamentale del sistema: l’attività fisica.
“L’osteopatia non è altro che un apostrofo rosa tra le parole attività e fisica.”
Non intendo lo sport in generale: quello fa sicuramente bene e a mio parere dovrebbe essere un punto fondamentale nella vita di ognuno di noi; e non credo esista uno sport migliore o peggiore: fate quello che vi piace, andrà bene.
Parlo di esercizi mirati al ripristino delle funzioni del corpo perse, e che hanno portato allo svilupparsi di un dolore o di una patologia che compromette la funzione del corpo.
Il dolore in una zona è quasi sempre il prodotto di uno sbilanciamento in altre parti del corpo, che va corretto per risolvere definitivamente un problema.
Io faccio questo sia con esercizi “comuni”, che con altri adattati dalle arti marziali, dalla pesistica, dall’allenamento funzionale e molto altro.
Solo modificando leggermente gli angoli di lavoro posso farti scoprire debolezze e potenziali nuovi livelli di sviluppo per il tuo corpo, anche se parti da un buon livello di allenamento.
A completamento del sistema non bisogna dimenticare l’aspetto dell’alimentazione.
Se metti un carburante scadente in una macchina, per quanto questa sia buona, avrà comunque delle prestazioni schifose.
Vale lo stesso per il nostro corpo.
Io non sono un nutrizionista e non mi voglio improvvisare tale, ti prenderei in giro e non la ritengo una cosa corretta: a ognuno il suo campo da gioco.
Tieni sempre presenti le parole che hai appena letto però: nel tuo percorso verso un nuovo inizio è meglio se consideri anche l’aspetto alimentare; è uno dei modi in cui si può parlare di approccio integrato, e proprio per questo motivo svolgo parte della mia attività presso un centro medico polispecialistico, presso cui i miei pazienti possono beneficiare anche dell’apporto di altre figure professionali.
Non voglio prometterti di eliminare completamente ogni tuo problema: se sono presenti delle condizioni degenerative importanti, o patologie che limitano molto la funzione, non possiamo pensare di risolvere tutto con la bacchetta magica.
Quello che possiamo fare però è lavorarci sopra, per raggiungere il massimo livello di miglioramento possibile.
Stare immobile ad aspettare, o seguire il consiglio del “stai a riposo che sei tranquillo” sono errori madornali, che non ti faranno sfruttare tutte le risorse che il tuo corpo ha a disposizione. Anzi, lo distruggeranno.
Siamo fatti per muoverci, ci siamo evoluti per questo!
Ora ti starai chiedendo: ma quante sedute ci vogliono?
Nella maggior parte dei casi per avere risultati con l’osteopatia servono 3-5 sedute. Le prime a cadenza più ravvicinata per “pulire” il corpo, e le ultime più lontane per valutare il miglioramento a medio-lungo termine.
Solo in alcuni casi, molto gravi o molto complessi, si eccede questo numero di sedute più ravvicinate, ma sono eccezioni, non la normalità.
Basta con “servono almeno 10 sedute, ma te le faccio scontate”!
Nella seduta, dopo il trattamento io ti insegno, se è necessario, gli esercizi che ti servono, e li invio su supporto multimediale così che tu possa averli sempre a disposizione per ricordare l’esecuzione e controllare la tecnica.
Basta fogli con gli omini disegnati!
Sì, voglio che tu lavori a casa, da subito! Se ti lascio a riposo assoluto sicuramente starai meglio in un primo momento, ma non avremo le indicazioni sullo stare bene nel tuo normale stile di vita.
Se hai subìto un trauma io voglio che ti muovi, perché spesso l’immobilità contribuisce solo a prolungare i tempi di recupero.
Se sei infortunato ti dico di allenare zone distanti dall’infortunio per non perdere ciò che hai ottenuto con sacrifici e abnegazione.
I metodi per farlo ci sono, solo che magari non li conosci.
Una volta risolto il problema si può impostare, volendo, il mantenimento.
Per approfondire cos’è il mantenimento e come dovrebbe funzionare, clicca qui.
Quanto esercizio devo fare?
Io amo semplificare. Devo risolverti il problema, non creartene un altro.
Ti chiedo 10-15 minuti di lavoro altamente qualitativo per 3/4 volte a settimana.
Se non puoi prenderti circa un’ora di tempo per te a settimana, allora il problema sta su un piano decisamente diverso.
Questo tempo è sufficiente per svolgere gli esercizi di recupero funzionale, e le zone interessate vengono allenate senza problemi.
Non ho attrezzi, come faccio?
Non mi serve che tu li abbia. La maggior parte dei miei lavori è a corpo libero, così da essere replicabili ovunque.
Imparare a usare il corpo è già un grande traguardo, e puoi sfruttarlo per allenarti in un modo talmente completo che nemmeno immagini.
Se poi vogliamo entrare nel campo dell’allenamento per rimetterti in forma, modificare il tuo corpo e vedere fino a che livello puoi arrivare, allora stiamo parlando di un’altra cosa: ti rimando a questa pagina per approfondire il mio allenamento funzionale e il mio corso di CrossTraining, oppure prendere in considerazione di iscriverti in palestra o di praticare assiduamente un’attività sportiva adatta al tuo scopo.
Il sistema OsteoFit porta il concetto di recupero funzionale a un nuovo livello.
Non associare questo sistema solo a problemi di origine muscolo-scheletrica: i campi d’azione dell’osteopatia sono molto più ampi di quanto sia percepito dal comune sentire.
Lo sapevi che si possono trattare i disturbi gastro enterici, come reflusso e colon irritabile, e che ci sono degli esercizi per migliorarli?
E che si può fare la stessa cosa sui dolori e disturbi causati dal sistema uro-genitale?
E che si possono trattare anche i disturbi della sfera sessuale?
E che si può lavorare anche in ambito estetico?
Bene! Adesso lo sai.
Contattami allo 340.9686656 e inquadriamo il problema: se posso aiutarti lo faccio, se non si può te lo dico e cerco di indirizzarti da chi di dovere.
Spero che la spiegazione del mio sistema ti sia piaciuta, e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento!